Firenze

Santa Elisabetta

a cura di Giulia Marcucci

Location/Ubicazione

Ricordo ancora la prima volta che ho scoperto questo angolo di Firenze, uno tra i più nascosti della città, malgrado sia attorniato dalle vie dello shopping e a due passi dal Duomo, Palazzo della Signoria e dalla Galleria degli Uffizi. L’ingresso del Santa Elisabetta non è banale, si trova nell’omonima piazzetta, unica e accogliente.

Il locale

Il Santa Elisabetta si trova al primo piano della torre bizantina, da cui si gode della vista su un affascinante scorcio della città. La sala è speciale avendo una forma circolare con pareti in pietra, oltre che particolarmente riservata contenendo solo sette tavoli, ha finiture di pregio che rimandano ad una sobria eleganza.

Cucina e Piatti

Una delle mie esperienze più interessanti e non perché il Santa Elisabetta vanti ben 2 Stelle Michelin, ma per la cucina dello Chef Rocco De Santis che si concentra sull’essenziale. Ed è ciò che preferisco: ogni piatto gioca su un unico ingrediente centrale, a cui ruotano intorno altri due o tre prodotti in un sorprendente gioco di sapori a fargli da supporto. Le proposte spesso vivono di piacevoli contrasti: tra acidità e dolcezza, tra cotto e crudo, tra sapidità e leggerezza. Il risultato è un menù poliedrico, frutto di un concentrato di tecnica, idee sempre nuove, esperienza e contaminazioni di usi e tradizioni che vanno dalla sua terra d’origina, la Campania, a declinazioni orientali. Le proposte di pesce che lo Chef ama tenere sempre in menù sono, per iniziare: Il Gambero Rosso crudo, Panzanella all’agro, Caviale e zuppetta di Olive di Nocellara. Tra i primi spiccano: I Bottoni, ovvero Pasta cotta fondente in farcia di Provola, Bietola e guazzetto di “Inzimino”. Ma anche I Cappelletti … ricordo della Domenica: Cappelletti di Ricotta di Bufala, intensità di ragù Napoletano. Tra i secondi: Piccione ai carboni, Cavolo nero, mela Annurca, Pastinaca; oltre che La Triglia in crosta di pane allo zafferano 2015.

La cantina e altro

All’interno, una vera chicca: il Museo della Pagliazza, un museo privato che conserva reperti rinvenuti durante il restauro della torre e un calidarium di origine romana, oggi incastonato nelle fondamenta. Qui, è inoltre possibile ammirare frammenti di epoca romana e una collezione del rinascimento di ceramiche di Montelupo.

Gallery

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