La filosofia Think Adhesive, supportata in maniera unanime dalla letteratura scientifica mondiale, si fonda sul fatto che uno dei fattori per la predicibilità dei nostri restauri è la preservazione della struttura dentaria sana residua.
I restauri parziali cementati con tecnica adesiva e la conoscenza dei materiali restaurativi permettono di ottenere il massimo risparmio di tessuto dentale e soprattutto di semplificare le procedure restaurative di elementi dentari.
Approfondiamo insieme due casi clinici.
Caso clinico
La paziente si presenta con sintomi di pulpite irreversibile a carico dell’elemento 4.6 e l’elemento 4.7 già trattato endodonticamente.
Il piano di trattamento è quindi di trattare endodonticamente l’elemento 4.6 e di ricoprire con due restauri indiretti adesivi a copertura cuspidale il 4.6 e 4.7.
Durante il primo appuntamento dopo l’anestesia un tip and tricks può essere quello di procedere subito con un abbassamento occlusale senza montare la diga.
Una volta montata la diga infatti, anche se si decidesse di fare i solchi guida calibrati con le frese, si sarebbe corso il rischio, come capita ogni tanto, di non aver collegato bene i solchi guida e di dover ritoccare il build up. Questo perché ci si sarebbe resi conto di non aver lasciato abbastanza spazio.
Senza la diga, inoltre, abbiamo la possibilità tramite uno spessimetro occlusale (belle de st.claire) di controllare subito lo spazio occlusale a disposizione e quindi , una volta montata la diga, di fare un build up calibrato che non verrà più ritoccato prima dell’impronta definitiva.
Lo stesso tip and tricks può essere utilizzato per il trattamento del dente da devitalizzare, infatti questo abbassamento occlusale, oltre a calibrarci il build up dopo il trattamento endodontico, ci consentirà di avere migliore visibilità durante il trattamento endodontico e migliore accesso agli strumenti rotanti anche in settori difficili come i settimi superiori o in settori posteriori inferiori in chi ha un’apertura limitata della bocca.
Visione preoperatoria dell’elemento 4.6 e 4.7 e Solchi guida per la preparazione occlusale.
Unione dei solchi guida occlusali
Senza diga è possibile controllare direttamente lo spazio a disposizione sia visivamente su dove possono esserci aree da ritoccare…sia mediante uno spessimetro occlusale che ci misura lo spazio a disposizione.
Terminata la preparazione occlusale si monta la diga e si procede con il trattamento endodontico che sarà facilitato nella visione e nell’introduzione degli strumenti rotanti.
Al secondo appuntamento si esegue il build up considerando che il dente è già all’altezza occlusale corretta per l’impronta.
Fasi di cementazione: per praticità si è scelto di cementare singolarmente i restauri iniziando dall’elemento più distale.
Rifinito con il manipolo eva il 4.7 si procede alla cementazione del 4.6
Visione clinica dei manufatti cementati
Conclusione e consigli da adottare
A maggior ragione nel caso di un dente vitale si consiglia di procedere con la riduzione occlusale per l’intarsio prima di montare la diga e subito dopo aver fatto anestesia.
Un’evenienza possibile con la preparazione sotto diga dell’intarsio mediante i solchi guida è quella di dover ritoccare il build up prima dell’esecuzione dell’impronta. Nel caso di denti vitali l’esposizione di dentina non ibridizzata poteva creare sensibilità postoperatoria al paziente.
Controllare lo spazio a disposizione per il restauro prima di fare il build up ci consente di avere sotto diga i riferimenti del dente per poter poi non ritoccare il moncone dentale prima dell’impronta.